Note:


1  Pesni Vostočnych slavjan, "Novyj Mir", n. 8, 1990, pp. 7-18. La serie comprende 7 racconti brevi: Slučaj v Sokol'nikach (Un caso accaduto a Sokol'niki); Materinskij privet [Il saluto materno]; Novyj rajon [Il quartiere nuovo]; Ruka [La mano]; žena [La moglie];V malen'kom dome [In una piccola casetta]; Mest' [Vendetta]. La raccolta è stata ripubblicata nel volume Tajna doma. Povesti i rasskazy, Moskva, "Kvadrat", 1995, pp. 337-362 assieme ad altri scritti editi e inediti della Petruševskaja. In questa edizione però la definizione di genere manca.

2  Pesni, op. cit., p. 7. Commenta la critica Natal'ja Ivanova: "La Petruševskaja sceglie consapevolmente il genere più basso, triviale e volgare che ci sia, - e a chi poi questo racconto-caso orale urbano potrebbe sembrare un genere!", in Neopalimyj golubok. Počlost' kak estetičeskij fenomen [La colomba ardente. La volgarità come fenomeno estetico], "Znamja", 1991, n. 8, p. 219.

3  E.A. Zemskaja, "Gorodskaja ustnaja reč' i zadači eë izučenija" [La lingua orale urbana e gli obbiettivi del suo studio], Raznovidnosti gorodskoj ustnoj reči [Varietà della lingua orale urbana], Moskva, Nauka, 1988, pp. 5-44.

4  Cfr. N. Kolesnikoff, The generic Structure of Ljudmila Petruševskaja's Pesny Vostocnyx slavjan, "Slavic and East European Journal", vol. 37, n. 2, 1993, pp. 220-230.

5  Ad esempio in Un caso accaduto a Sokol'niki in sogno appare il marito defunto alla moglie ringraziandola di avergli finalmente dato sepoltura. In Saluto materno il figlio, impazzito al pensiero di essere il frutto di un rapporto illecito della madre defunta, recupera improvvisamente la ragione quando le carte che gli avevano rivelato quella tresca si rivelano invece in realtà lettere di amore della madre al padre del giovane. In La moglie la gattina che si istalla in casa di un vedovo risulta alla fine essere la reincarnazione della moglie defunta, e così via.

6  "Nell'uso russo, il termine fol'klor ha perso il significato originario - e più ampio - dell'inglese folklore (che riguarda l'insieme della cultura popolare) e si riferisce più che altro all'arte verbale orale." Cfr. G. A. Levinton "La prosa folclorica", in Storia della civiltà letteraria russa, Torino, Utet, 1997, vol. II, pp. 507-518.

7  Fu introdotto nel 1916 dai fratelli Sokolov nella loro raccolta Skazki i pesni belozerskogo kraja [Favole e canti della regione di Beloozero]. Cfr. in proposito anche G. A. Levinton, op. cit., pp. 517-518.

8  Senza addentrarci in una discussione che esula dagli scopi di questo scritto, diremo - con molta approssimazione - che gli esseri citati corrispondono grosso modo allo spirito della casa, allo spirito dei boschi, alla naiade dei fiumi.

9  Si è già accennato sopra ad alcuni esempi; possiamo aggiungere il caso di In una piccola casetta, dove una ragazza resta attaccata ad una sedia e dalla serratura sgorga sangue quando i vigili del fuoco cercano di aprire la porta. Oppure, in Il quartiere nuovo, dove un uxoricida vede spuntare dal rubinetto la mano della moglie morta.

10  Oltre al giovane che rinsavisce e alla moglie morta che visita i propri cari reincarnata in una gattina, in Vendetta, la vicina che pensava di aver ucciso una bimba che la infastidiva scopre, in punto di morte, che era stata ingannata e da carnefice si trasforma in vittima.

11  Mužik, in passato significava "contadino", oggi viene usato per indicare, di solito in senso spregiativo, un "uomo". L'uso del verbo trachnetsja ha in russo un impatto stilistico molto più intenso che nella traduzione italiana.

12  Cfr. Kolesnikoff, op. cit., p. 228.

13  La raccolta Sobranie proizvedenij, [Raccolta delle opere] a cura di M. Mejlach e V. Erl', Bremen, K-Press, 1978-88, pur restando un punto di riferimento autorevole, non poté trovare diffusione nell'URSS. Nel 1988 compare a Leningrado la raccolta Polet v nebesa [Volo nei cieli], a cura di A. Aleksandrov, e l'anno successivo a Mosca Slučai [Casi], a cura di V. Glocer.

14  Un caso capitato a Petrakov, Incontro.

15  Quaderno azzurro, N. 10.

16  Particolarmente evidente nei dialoghi assurdi, una sorta di micro-atti unici, inclusi tra i casi, cfr. Il matematico e Andrej Semenovič, Toc, Uno spettacolo non riuscito.

17  "In Charms la degerarchizzazione dei generi e degli stili è insieme un procedimento e un risultato, è un rifiuto di principio dei canoni espressivi del passato. [...] Il gioco con le forme, la dissacrazione, la profanazione del genere sono [...] finalizzati alla creazione di un genere più vasto e comprensivo [...] il grottesco, che imprime il suo marchio sulla deformazione cui lo scrittore sottopone le piccole e grandi forme tradizionali.", cfr. Rosanna Giaquinta, "Daniil Charms: prosa senza poesia", in D. Charms, Casi, trad. it. a cura di Rosanna Giaquinta, Milano, Adelphi, 1990, pp. 322-323.

18  Pesni dvadcatogo veka: P'esy,[Canti del XX sec. Pièces], Moskva, Sojuz teatral'nych dejatelej RSFSR, 1988. Significativo da questo punto di vista il titolo di una delle pièces più belle della nostra, Il coro di Mosca, con evidenti echi da tragedia classica.

19  Anche altrove, la nostra autrice "cita", distorcendoli o parodiandoli titoli di celebri opere della letteratura russa, come ad esempio Dama s sobakami [La signora con i cani] che evidentemente riprende La dama con il cagnolino cechoviana, Smert' poeta [Morte del poeta] che richiama la celebre lirica lermontoviana scritta in occasione della morte di Puškin, e via dicendo.

20  Cfr. Kolesnikoff, op. cit., p. 228. Cfr. anche R. Jangirov, Anekdoty "s borodoj". Materialy k istorii nepodcenzurnogo sovetskogo fol'klora 1918-1934 [Barzellette "con la barba". Materiali per una storia del folclore sovietico clandestino], "Novoe literaturnoe obozrenie", n. 31 (3), 1998, pp. 155 e sgg.


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Giugno-dicembre 2002, n. 1-2